Spero che questo blog sia utile a chi si appresta ad allevare un pappagallo di piccola taglia per la prima volta. Mi raccomando però di capire che non basta leggere queste pagine per diventare degli esperti. Bisogna leggere molti libri scritti da autori competenti e soprattutto maturare esperienza sul campo per arrivare a capire sempre di più le esigenze di questi animali. Però, come ho pensato molte volte quando mi sconsigliavano di allevare un pappagallo perché "ci vuole esperienza"...da qualche parte bisognerà pur cominciare!
- LA MIA PRESENTAZIONE E LA STORIA CHE MI HA PORTATO QUI:
In realtà non posso propriamente definirmi un'allevatrice, perché ho avuto fin'ora l'opportunità di allevare a mano un solo pappagallo, un agapornis roseicollis faccia arancio (un inseparabile, per chi conoscesse solo il suo nome comune). Nonostante la mia esperienza sia "quantitativamente" limitata, ho dedicato molto tempo ed energie al mio pappagallo, crescendolo fin dai suoi venti giorni di vita e adesso voglio condividere con altri il bagaglio di conoscenze che ho acquisito in questo percorso. La mia passione per i volatili è nata quando, da piccola, trovai casualmente in un piccolo passerotto caduto dal nido e con l'aiuto dei miei genitori riuscimmo a nutrirlo e svezzarlo. Ricordo che fui stupita dall'intelligenza che quel piccolo uccellino dimostrava, e da quel momento ho sempre avuto il desiderio di avere nuovamente a che fare con i volatili. Tre anni fa, finite le scuole superiori, mi documentai sui pappagalli, in particolare sugli agapornis, e sui vantaggi e gli svantaggi dell'allevamento a mano. Decisi infine di acquistare un pullo non ancora svezzato di agapornis roseicollis, e da quel momento ci sono stati moltissimi cambiamenti nella mia routine e in quella della mia famiglia: non mi sarei mai immaginata che il rapporto che si è instaurato sarebbe stato così forte, e che quel piccolo animaletto un po' pestifero avrebbe così tanto riempito le mie giornate, dal fare colazione con me al volarmi incontro al mio ritorno a casa. Mi sono preoccupata fin dall'inizio che avesse le migliori cure, una gabbia bella grossa, la giusta alimentazione, la possibilità di passare molte ore con me e con la mia famiglia al di fuori della gabbia, stimolandolo con giochi e lasciandolo libero di volare per alcune stanze. La cosa che mi emozionava di più era accorgermi di come mentre passava il tempo il nostro feeling si rinforzasse, e io riuscissi a capire i suoi stati d'animo, le sue "richieste" e i suoi bisogni. Ci sono state anche un paio di occasioni di disattenzione in cui è fuggito da una finestra aperta, ma nonostante lo spavento di tutti lui è rimasto nei dintorni della casa, e alla fine è tornato da solo entrambe le volte, conferma che stava bene con noi, nonostante certe limitazioni della libertà imposte dalla vita in casa. Purtroppo il mio piccolo è venuto a mancare all'improvviso una notte poco prima di questo Natale, senza dare alcun segno premonitore. Il veterinario ci ha detto che aveva un'anomalia congenita al cuore, dalla nascita. Inutile stare a raccontarvi lo shock, dato il legame che si era instaurato tra me e lui. Avrebbe dovuto vivere perlomeno dieci anni. Ha lasciato un tale vuoto in casa, che la mia famiglia stessa (che si era sempre lamentata delle restrizioni che la gestione di un pappagallo impone) voleva andare al negozio più vicino e comprarne subito un altro, ma io non ho voluto. Ho bisogno di tempo per elaborare quello che per me è stato un vero e proprio lutto. Ma ogni volta che passo davanti ad un negozio di animali e vedo i pappagalli chiusi in delle gabbie così piccole che non possono nemmeno aprire le ali mi sale lo sgomento, e poi credo di non poter più fare a meno di questi animali, quindi probabilmente in primavera prenderò un altro pappagallo, un calopsite. Il limite impostomi dalla famiglia, finché non avrò una casa mia, è di un solo esemplare, e quindi cercherò di fare del mio meglio per quello che prenderò. Purtroppo anche se ce lo dimentichiamo troppo spesso prima o poi gli animali muoiono e l'unica cosa che possiamo fare per i nostri piccoli amici è regalargli una vita felice. Per non rendere vano tutto quello che ho imparato dal mio pappagallo, vorrei pertanto condividere con voi la mia esperienza sperando che più persone si accorgano della straordinarietà di questi animali, di quanto siano intelligenti e di quanto affetto possano regalarci.
- LO SCOPO DI QUESTO BLOG QUINDI È:
Aiutare con l'esperienza che ho maturato (per quanto limitata) altre persone alle prime armi come lo ero io tre anni fa:
1) A capire a cosa si va incontro quando si decide di accogliere in casa un pappagallo allevato a mano: anche se di taglia piccola, l'impegno non cambia!
2) A Capire il comportamento e l'etologia di un pappagallo (nei limiti delle mie conoscenze e delle letture che ho fatto) e i segnali con cui cerca di comunicarci i suoi stati d'animo, cosa molto importante dato che la maggior parte delle persone è abituata a rapportarsi con animali domestici come cani e gatti e non è preparata a capire né l'intelligenza né il carattere del pappagallo, che in questo modo può diventare frustrato e di difficile gestione nell'ambiente casalingo.
3) A Capire in cosa consista l'allevamento a mano (o allo stecco), esaminare le questioni etiche che esistono al riguardo e le discordanze che si trovano sui libri, sui siti e sui forum dedicati sul modo di praticarlo. Queste differenti informazioni confondono le idee e vorrei cercare di farne un quadro abbastanza organizzato in modo che ognuno possa maturare la propria opinione e agire come crede che sia meglio per l'animale, nel limite delle proprie possibilità, e senza giudicare le scelte che altri hanno ritenuto più giuste.
4) Vorrei soprattutto aiutare chi come me ha deciso di adottare un pullo prima dello svezzamento per allevarlo a mano: fornendogli le informazioni sugli strumenti, le pappe, i metodi da usare,
gli errori da evitare; informazioni che quando è toccato a me ho accumulato con fatica visitando
molti forum e leggendo libri, nonché assillando telefonicamente il veterinario e l'allevatrice da cui avevo acquistato il pullo. Il problema infatti sta tutto nel fatto che gli allevatori e gli assidui frequentatori dei forum dedicati ai pappagalli sono ormai così esperti che danno per scontate tutte quelle piccole cose pratiche che mandano nel panico chi non ha mai imbeccato un pullo implume che ti chiama, e nei libri la parte dell'allevamento è spesso trattata con superficialità e ben pochi particolari. Cercherò di fornire pronte risposte a domande come: Dove alloggerò il pullo? Come riscalderò il nido? Cosa gli darò da mangiare, come e quanto, e quanto spesso?Che strumenti devo usare? Come devo cambiare la sua alimentazione durante lo svezzamento? Cosa devo dargli da mangiare dopo lo svezzamento? Che tipo di gabbia devo comprare? Eccetera...
molti forum e leggendo libri, nonché assillando telefonicamente il veterinario e l'allevatrice da cui avevo acquistato il pullo. Il problema infatti sta tutto nel fatto che gli allevatori e gli assidui frequentatori dei forum dedicati ai pappagalli sono ormai così esperti che danno per scontate tutte quelle piccole cose pratiche che mandano nel panico chi non ha mai imbeccato un pullo implume che ti chiama, e nei libri la parte dell'allevamento è spesso trattata con superficialità e ben pochi particolari. Cercherò di fornire pronte risposte a domande come: Dove alloggerò il pullo? Come riscalderò il nido? Cosa gli darò da mangiare, come e quanto, e quanto spesso?Che strumenti devo usare? Come devo cambiare la sua alimentazione durante lo svezzamento? Cosa devo dargli da mangiare dopo lo svezzamento? Che tipo di gabbia devo comprare? Eccetera...
Tutta questa parte la illustrerò passo passo con fotografie e spiegazioni quando prenderò un pullo di calopsite in primavera, e farò riferimenti alla prima esperienza di imbecco con il piccolo agapornis.
5) Non mi occupo di problemi tra individui che non vanno d'accordo, questioni e problemi relativi alla cova, e di incroci e mutazioni. Chiarisco subito che non ho competenza in merito.
Ci tengo a precisare che non ritengo assolutamente di conoscere tutto sui pappagalli, non sono né una veterinaria né un'etologa, voglio solo condividere quello che ho imparato pur con tutti i miei limiti con chi non sa bene da che parte cominciare per allevare un pappagallo e ha bisogno di consigli pratici.
I pappagalli sono compagni di vita formidabili, certamente un po' dispettosi e decisamente più impegnativi di un gatto da tenere, ma il loro rispetto e il loro affetto bisogna guadagnarselo, ed è una conquista bellissima se si riesce a comunicare con loro nel modo giusto.
Dopo questa lunghissima presentazione passo e chiudo, sperando di essere stata esauriente! :-)
[P.S. La mia esperienza può esservi d'aiuto solo per l'allevamento di pappagalli di piccole dimensioni, come agapornis, cocorite, calopsite, il cui allevamento a mano e svezzamento è abbastanza simile. Per pappagalli di taglia medio-grande il periodo neonatale/svezzamento è più lungo, l' alimentazione è un po' diversa e inoltre il loro comportamento è ancora più complesso, perciò è essenziale acquistare questi soggetti da buoni allevatori che possano seguirvi passo-passo e chiarirvi ogni dubbio. Non acquistate pappagalli con superficialità, e in special modo quelli di grossa taglia!]
Per qualsiasi chiarimento, consiglio o se ritenete che ci sia qualcosa da aggiungere o da correggere nei miei post sono a disposizione, contattatemi via e-mail o sulla pagina facebook e se volete lasciare dei commenti vi invito alla moderazione; troppe volte quando da inesperta mi son trovata a chiedere informazioni su vari forum di pappagalli, invece che luoghi di discussione costruttiva e aiuto reciproco ho trovato i membri a insultarsi e denigrarsi tra di loro in nome di quello che secondo loro fosse o non fosse giusto e quali pratiche fossero o non fossero adeguate rispetto all'allevamento. A me non piace questo atteggiamento aggressivo di molte persone che si permettono tali comportamenti solo perché nascosti dietro ad uno schermo. La cosa più importante per me è che questo sia un luogo dove ogni post e ogni commento sia volto ad aiutarsi a vicenda e a migliorare la vita dei pappagalli che vivono le nostre case. Avverto perciò in anticipo che non saranno tollerate polemiche, litigi e toni sarcastici e aggressivi, o i commenti interessati saranno cancellati senza ulteriori spiegazioni.
Rimango disponibile via e-mail per qualsiasi cosa e sulla pagina facebook. Grazie!
Per qualsiasi chiarimento, consiglio o se ritenete che ci sia qualcosa da aggiungere o da correggere nei miei post sono a disposizione, contattatemi via e-mail o sulla pagina facebook e se volete lasciare dei commenti vi invito alla moderazione; troppe volte quando da inesperta mi son trovata a chiedere informazioni su vari forum di pappagalli, invece che luoghi di discussione costruttiva e aiuto reciproco ho trovato i membri a insultarsi e denigrarsi tra di loro in nome di quello che secondo loro fosse o non fosse giusto e quali pratiche fossero o non fossero adeguate rispetto all'allevamento. A me non piace questo atteggiamento aggressivo di molte persone che si permettono tali comportamenti solo perché nascosti dietro ad uno schermo. La cosa più importante per me è che questo sia un luogo dove ogni post e ogni commento sia volto ad aiutarsi a vicenda e a migliorare la vita dei pappagalli che vivono le nostre case. Avverto perciò in anticipo che non saranno tollerate polemiche, litigi e toni sarcastici e aggressivi, o i commenti interessati saranno cancellati senza ulteriori spiegazioni.
Rimango disponibile via e-mail per qualsiasi cosa e sulla pagina facebook. Grazie!

